FaceTime, Hangout, Messanger, Signal, Zoom: quale applicazione utilizzare per le nostre video-call?
In questo periodo, più che mai, l’emergenza Covid-19 e la “reclusione forzata” hanno imposto un’inversione di tendenza della quotidianità: che si tratti di un corso di formazione, di una lezione scolastica o di una riunione lavorativa, tutti siamo passati dall’organizzare conferenze in modalità elettronica.
Ciò soprattutto per garantire “a distanza” quanto poteva essere svolto in presenza, di persona.
“Non tutti i mali vengono per nuocere”, o per lo meno, dalle emergenze si possono trarre opportunità ed elementi positivi per migliorare il day-by-day in ogni settore di operatività: la tecnologia, legata a creatività ed innovazione, è una grande incentivo, ma perché rinunciare ad una scelta consapevole dei supporti cui ci affidiamo?
Dalle premesse esposte nasce la nostra idea di fornire un’analisi delle principali applicazioni di messaggistica e conference call, correlata non solo alle funzioni offerte, ma anche, e soprattutto, con un focus sulle principali tematiche legate alla data protection e sicurezza informatica.
Oltre alla user-exerience offerta, avete mai prestato attenzione al trattamento dati effettuato dal provider della Video-App da voi utilizzata?
Gli input della nostra analisi riguardano 10 App tra le più comuni:
Le abbiamo confrontate tra loro sulla base dei servizi offerti, dati raccolti, finalità del trattamento, trasferimento dati e sicurezza delle comunicazioni.
Compariamo insieme i risultati emersi!
1) Quali sono le funzionalità offerte dall’App?
2) Quali dati raccoglie l’App?
3) Quali sono le finalità del trattamento dati dell’App?
4) Quali soggetti trattano i dati raccolti dall’App?
5) Le comunicazioni sono sicure tramite l’App?
Ed ora, sceglierai più consapevolmente?
Oltre alle features rappresentate negli schemi sopra riportati, ci teniamo a segnalarvi che:
- nelle call di gruppo la sicurezza e l’encryption delle comunicazioni potrebbe essere limitata o essere garantita solo per alcuni partecipanti al gruppo;
- la presente ricerca è stata realizzata sulla base delle dichiarazioni che i diversi provider delle App menzionate riportano all’interno delle loro privacy policy e documenti relativi la data protection;
- l’analisi è stata coadiuvata dal documento elaborato da Christopher Shmidt (CIPP/E Francoforte sul Meno, Germania).
Conoscevi già tutte le feature rappresentate negli schemi sopra riportati? Avevi già considerato anche gli aspetti correlati alla data protection?
Noi di StartUp Legal crediamo fermamente che l’innovazione e la creatività debbano essere fortemente connesse alla tecnologia e guidate da uno spirito di self-awareness: sii innovativo, sii creativo, ma fallo consapevolmente!
Non conosci il flusso di dati nella tua startup o non sei sicuro che sia “tutto in regola”? Contattaci e scopriamolo!